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09/03/2006

Il concerto online salverà la creatività (ponte P.I:)
    

Crescono le alternative ai circuiti di distribuzione tradizionali in mano alle major. Artisti ed etichette indipendenti si affidano a nuovi canali: concerti in diretta online e piattaforme di streaming audiovisivo.

Roma - Non è sicuramente azzardato dire che le dinamiche economiche e tecniche della musica contemporanea siano state rivoluzionate dall'avvento della connettività a banda larga. La diffusione dei sistemi di condivisione P2P, al di fuori delle polemiche delle major del settore, ha definitivamente cambiato la scena DIY, do-it-yourself, composta prevalentemente da artisti indipendenti e giovanissimi talenti.

In pratica, la disponibilità di un'Internet ad alta velocità ha trasformato gli utenti in emittenti: chiunque, grazie anche a piattaforme di produzione multimediale completamente gratuite, come Dyne:bolic, può contemporaneamente diventare produttore, promotore e distributore delle proprie opere creative - monologhi radiofonici in podcast, canzoni in formato compresso, cortometraggi in streaming.

C'è chi si è accorto di questa possibilità ed ha deciso d'investirci: sono i creatori di Streaming Tank, giovane start-up nata per essere la piattaforma di lancio per registi e musicisti. Un servizio che ha già fatto la fortuna di alcuni gruppi come gli Arctic Monkeys, che senza l'appoggio delle major sono riusciti ugualmente a raggiungere un'audience tanto consistente da ottenere un premio dal prestigioso New Musical Express, autorevole rivista britannica.

"Dopo l'exploit degli Arctic Monkeys", sostiene il direttore di Q Magazine, "tutti hanno finalmente capito che Internet è fondamentale per qualsiasi artista emergente". Qualcuno ha addirittura iniziato a fare veri e propri web tour, ovvero concerti trasmessi su Internet. È il caso di Sandi Thom, un 23enne scozzese che ogni sera utilizza Streaming Tank per organizzare veri e propri show dal vivo direttamente... dalla propria cantina.

Nel giro di pochi mesi, grazie alla realtà del social networking ed al potere infinito del "passaparola", Thom è riuscito ad crearsi un'audience online di almeno 60.000 ascoltatori, sempre interessati a seguirne i concerti. Una vera marea di persone, così vasta che solo uno stadio, tradizionalmente utilizzato per l'organizzazione di grandi concerti, riuscirebbe a contenere.

"Un tour via web è la migliore opzione per gli artisti squattrinati e senza macchina", ha dichiarato Sandi Thom. "Con una webcam ed un po' di spazio è possibile fare concerti di fronte a tutto il mondo, a costi più che abbordabili", si legge in un'intervista rilasciata al Times.

L'industria musicale, forte del passaggio alla distribuzione online, è sulla strada di una vera mutazione genetica: un processo rapidissimo che le major, impegnate nella lotta senza frontiere allo spettro della pirateria, non sembrano ancora prendere sul serio.
     
Approfondimenti: http://www.streamingtank.com/
  

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