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22/04/2003

Addio a Nina Simone (articolo di Repubblica)
    
Eunice Kathleen Waymon era il suo vero nome. È stata una delle voci più personali della musica popolare americana Ha inciso decine di album. Nel suo repertorio Brecht e Weill, Brel, Gershwin, Cole Porter, ma anche i Beatles e gli Animals ROMA - Nina Simone, una delle più grandi cantanti afroamericane del Ventesimo secolo, è morta ieri, all'età di settant'anni. Da molto tempo viveva nella Francia meridionale. La sua è stata una delle voci più personali della musica popolare americana, quella di una autrice ed interprete che, senza aderire alle mode, alle tendenze del mercato, marcando sempre la sua assoluta e testarda indipendenza, ha attraversato mezzo secolo di musica con incredibile forza. Eunice Kathleen Waymon, era nata il 21 febbraio del 1933 a Tryon, nel Nord Carolina, sesta di otto figli ed aveva mostrato subito il suo prodigioso talento musicale, suonando il pianoforte e cantando in chiesa. La madre la spinse sulla strada della musica e Eunice per mantenersi agli studi alla Julliard School of music di New York (rara opportunità per una ragazza di colore negli anni '50), iniziò a suonare nei club di New York. Pian piano iniziò a mettersi in luce, sviluppando uno stile vocale personalissimo. - Pubblicità - Le prime incisioni della giovane cantante e pianista sono della fine degli anni Cinquanta ma ci vuole poco alla Simone per arrivare addirittura a scalare le classifiche di vendita con una splendida versione di "I love you Porgy" di George Gershwin. Non erano le classifiche, comunque, l'obiettivo della sua carriera ma la musica, tutta la musica, con la quale viveva, respirava, comunicava con il mondo intero. E mentre nel mondo si affermavano il rock'n'roll, il ryhthm'n'blues, il cool jazz, lei iniziava quello straordinario percorso musicale, obliquo e singolarissimo, che l'ha portata a dominare le scene per oltre cinquant'anni. Il jazz è stato uno degli elementi importanti del suo repertorio, così come il blues, gli spirituals, il folk, le canzoni della grande tradizione americana e internazionale, mescolate insieme con uno spirito, una passione ed una forza comunicativa davvero uniche. Regina del "soul", quindi, capace di trasformare jazz, pop e canzone in musica dell'anima, di cantare e suonare brani suoi o di altri in maniera originale, Nina Simone ha registrato le sue cose migliori alla metà degli anni Sessanta, quando la sua energia e la sua tenerezza trovarono un magico equilibrio, sostenendo le sue interpretazioni con uno stile pianistico che non era secondo a nessuno. Negli stessi anni Nina Simone si schierò in prima linea nelle battaglie per i diritti civili, scrivendo alcune canzoni diventate memorabili, come la durissima "Mississippi Goddam". Prolifica come pochi (tra gli anni '60 e '70 ha inciso diverse decine di album), Nina Simone ha avuto nel suo repertorio bellissime interpretazioni di Brecht e Weill, di Jacques Brel, di George Gershwin e Cole Porter, ma anche dei Beatles, degli Animals. Poteva cantare non tutto ma di tutto, e rendere ogni canzone una "sua" canzone, così come fece con la leggendaria "My baby just cares for me", scritta da altri. Ma anche alcune delle sue composizioni sono passate alla storia, come la bellissima "Young, gifted and black", portata al successo da Aretha Franklin.
     
Approfondimenti: http://ninasimone.com/
  

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