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10/04/2003

Quello che major discografiche dimenticano (il parere del CD Club)
    
l'economia in generale è in crisi (già prima e ancor più dopo l'11 settembre), cos'è in questa situazione il 7% in meno. Vogliamo guardare al mercato dell'auto (30-40% in meno, forse c'è qualche pirata che copia le Fiat) o l'abbigliamento, persino il settore alimentare lamenta uno stato di crisi eppur si deve mangiare. I dati forniti includono anche le perdite sulla vendita delle cassette (- 36% .. maledetti pirati che inondano il mercato di cassette taroccate!?!) recuperate, per fortuna, dalle maggiori vendite dei DVD musicali. Ma che conti sono questi, non saranno forse le industrie che investono male ed hanno un cattivo rapporto con la tecnologia, che fanno, investono sulle cassette? Vogliamo parlare dei prezzi? Tutti uguali, dov'è la concorrenza? Non sarà operativo un cartello che mantiene alti e identici i prezzi per una produzione in larga misura scadente. Inondano il mercato di album di scarsa qualità (gruppi costruiti a tavolino badando al look più che al fatto musicale, promozioni costosissime a base di video con registi griffati per max 2- 3 pezzi decenti e abbondanza di inutili canzoni) al costo di 20, 23 Euro, sia che propongano artisti di indubbio valore, sia che propongano mannequin con l'ugola filtrata. I prezzi possono essere più bassi e l'automatico incremento delle vendite è comprovato dagli stessi dati forniti dalla IFPI: se cala il fatturato ma aumentano i pezzi venduti vuol dire che si vendono di più le promozioni a 10 Euro e le Compilation che racchiudono molti brani validi al loro interno. In Italia poi, nonostante questi prezzi, aumentano le vendite e malgrado ciò tra poco ci toccherà pagare di più i supporti vergini per arricchire ulteriormente la SIAE. Spiegano che è una misura per fronteggiare le perdite causate dalla pirateria ma a questo non corrisponderà nessun abbassamento dei prezzi dei Cd nè una maggiore tolleranza alla masterizzazione di copie private considerate illegali e rese impossibili (o difficoltose, dipende dal know-how e dal corredo tecnologico di cui si è in possesso) dai meccanismi anticopia presenti ormai in modo considerevole nel panorama delle offerte discografiche che, non va dimenticato, limitano sensibilmente le possibilità di utilizzo delle opere acquistate a fior di quattrini e ne inficiano la qualità.
     
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