CD.club: leggi news

   

21/02/2003

Mercato discografico 2002, lo stato delle cose
    
"Più dischi venduti nel 2002 ma il fatturato resta piatto. Crollano le novità, cresce il catalogo. Forte affermazione della produzione italiana". Questo il bilancio della FIMI sul mercato discografico della scorsa stagione. Ciò che si evince dalle carte della conferenza tenuta questa mattina dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) alla Terrazza Martini di piazza Diaz, è una insperata ripresa, anche se modesta, del mercato dovuta agli album "low price" e alle campagne promiozionali "a termine" su molti titoli del mercato delle major. Il che dimostra che la disaffezione dei consumatori alla musica è dovuta per lo più ai prezzi ancora inaccessibili a larghe fasce della popolazione. Ecco tutti i numeri per capire lo stato di salute dell'industria della musica italiana. Dati contrastanti La società di revisione Price WaterhouseCooper ha diffuso i dati relativi al mercato discografico del 2002. Secondo le cifre raccolte il mercato segna un deciso rialzo per quanto riguarda le unità vendute, ma il fatturato complessivo non cresce. Se ne deduce un mercato che per sopravvivere deve ricorrere a campagne di sconti da parte delle case discografiche e della distribuzione. Crescita - Crescita complessiva del mercato: 47 milioni di unità vendute (+ 7,34%, + 0,52% a valore). - Fatturato 2002: 340 milioni di euro (fatturato 2001: 338 milioni) CD - Vendite CD: + 17,58% a unità e + 6,52% a valore. - Vendita CD novità: - 5,62% a unità e - 9,00% a valore - Vendita CD catalogo medio prezzo: + 71,74% a unità e + 64,21% a valore Singoli e compilation - Vendita singoli: - 17,75% a unità e - 15,99% a valore. - Compilation: 12% del mercato (7% nel 2001) Italiani - La musica italiana rappresenta il 46% del totale contro il 48% dell'internazionale. Classica - Vendite musica classica: + 75,97% a unità e + 13,85% (pari al 6% del mercato) Risorse umane e investimenti: tagli "I dati di mercato fotografano solo in parte la crisi del settore. Il contenimento delle perdite è stato limitato ma con sacrifici notevoli per il comparto industriale. La riduzione dei margini ha significato tagli di personale, contrazione degli investimenti sugli artisti emergenti. E’ più che mai necessario ora un intervento sulla fiscalità da parte del Governo", ha dichiarato Alberto Pojaghi, Presidente di FIMI. Mercato Il mercato discografico, rispetto al 1999, ultimo anno che ha visto indici di crescita, ha perso 40 milioni di euro (- 11%) e oltre 6 milioni di pezzi. Gli ultimi due anni sono stati molto duri: anche rispetto al 2000 il 2002 mostra un calo di oltre il 7%. Crisi e promozioni Piero La Falce, Presidente ed Amministratore Delegato di Universal Music, vicepresidente di FIMI: "La fotografia che si vede osservando i dati è molto nitida. Le aziende hanno limitato l'impatto della crisi ricorrendo a continue campagne promozionali sul catalogo, ma pagando costi enormi in termini di ristrutturazioni e portando in cassa poco in termini di fatturato. Una situazione non più sostenibile. Questo è un settore industriale che non gode di incentivi alla rottamazione, sostegni fiscali e che affronta una crisi di mercato enorme solo con le proprie risorse.” Video e DVD - Vendite Video e DVD: + 93% a unità e + 47% a valore. Scialuppa italiana "Un repertorio italiano forte ha anch'esso contribuito a contenere la crisi, e quindi non tutti i segnali sono negativi, ma la crisi ha avuto un forte impatto anche sulle imprese indipendenti, tra le più dinamiche nella ricerca e nello sviluppo. La frenata negli investimenti rischia di inaridire proprio l'area più delicata per lo sviluppo di nuovi artisti", ha affermato Mario Limongelli, Vicepresidente di FIMI e coordinatore del gruppo Piccola e Media Industria della Federazione. Pirateria Dati della Federazione contro la pirateria musicale (FPM) - Primo semestre 2002: 1 milione e 100 mila (+ 149%) CD pirata sequestrati (nel 2001: 1 milione e 200 mila). I masterizzatori sequestrati sono stati 397 (nel 2001: 345), 812 i soggetti arrestati, il 225% in più rispetto all'anno precedente. In Rete: Fimi.it (20 febbraio 2003)
     
Approfondimenti: Fimi.it
  

Torna a tutte le News